Non lasciatelo invecchiare. Avete tenuto in cantina 10 anni la bottiglia del nonno, nell’attesa che maturasse e acquisisse rotondità. Poi lo aprite al megapranzo di famiglia e ve ne pentite immediatamente. È un vino da bere giovane e spumeggiante.
Non bevetelo troppo caldo. La sua bollicina è fine e delicata, ma si tratta sempre di un vino frizzante. 6-8 gradi è la temperatura ideale, che da una parte garantisce la necessaria freschezza, dall’altra permette di assaporare tutti i profumi e il gusto ricchissimo di frutta e viole. Qualche ora in frigo, tirarlo fuori mezz’ora prima di servirlo, e il gioco è fatto.
Non conservatelo a lungo una volta aperto. Rischia di perdere le sue proprietà e il suo gusto unico. Gradazione alcolica contenuta, estrema bevibilità, vale la pena di finirlo una volta aperto oppure, per non esagerare, di cucinarci un fantastico risotto Lambrusco e salsiccia. Ad esempio.
Non sottovalutatelo. È un grande vino, dalla storia millenaria e dall’incredibile versatilità. Dai classici salumi al gelato alla crema, sono così tanti i piatti a cui abbinarlo… Basta pensare a quanti premi e riconoscimenti si aggiudica, e quanto positive sono le recensioni da parte di sommelier e nomi importanti in ambito enologico.
Non scuotetelo prima di aprirlo. A meno che non puntiate a un restyling zebrato sui toni del porpora per la vostra casa.