Volenti o nolenti, in questo periodo l’alimentazione cambia per tutti.
Fa caldo, nel caso di Parma caldo caldo, afa proprio.
Passa l’appetito, si ha voglia di cose fresche e leggere.
Piccoli spuntini veloci, tanti liquidi, pasti bilanciati ed essenziali.
Presi anche noi dall’entusiasmo della dieta a giugno, dal momento della prova costume e dall’imperversare del cibo light, ci siamo chiesti dove si posizionasse, in tutto questo, il vino.
Abbiamo osservato una nostra recente analisi per comprendere meglio l’apporto nutrizionale di alcuni dei nostri prodotti, e i risultati sono particolarmente interessanti.
In passato avevamo già spiegato come il vino rosso abbia proprietà decisamente utili per il nostro organismo, dovute per la maggior parte alla quantità delle sostanze contenute nella buccia dell’acino dell’uva.
Stavolta, complice il periodo, ci siamo spinti un pochino oltre, andando a misurare grazie a precise analisi effettuate da Enoconsulting, l’apporto calorico e a livello di macronutrienti di un bicchiere di vino.
Ebbene, il Lambrusco ci stupisce.
Tutti i nostri vini frizzanti o spumanti rimangono su un apporto calorico piuttosto basso, che andrà ad alzarsi nel caso, ad esempio, del Decanta, che è un vino fermo di un vitigno molto diverso (Barbera e non Lambrusco); il vino, così come la lavorazione, influiscono molto sui valori nutrizionali.
In particolare, il Lambrusco Amabile si mantiene sulle 80 kcal per 100 ml di prodotto, e l’Otello sulle 90 kcal.
Considerando l’alta percentuale d’acqua, la gradazione alcolica piuttosto contenuta e le importanti proprietà nutritive, lo sentiamo un prodotto perfetto per l’estate, per restare in linea ma concedersi allo stesso tempo un sorso di piacere e benessere!